Meglio super che normale

Respirazione sotto acqua

10.01.2015 17:42

L'inviato da Alfa non ha posto alcuna resistenza e ha acconsentito di essere portato nelle profondità dell'oceano. Desiderava ardentemente questo istante da molto tempo anche se sapeva che i colonizzatori provenienti da Raj non avevano raccontato tutta la verità. Nessuno accetta di svelare per intero lo sfondo dei propri pensieri.  Per Alan era importante esplorare il nuovo pianeta marino, definito da Dan adatto per il trasferimento dei ribelli provenienti da Nova Angela. Ma se il pianeta fosse stato preso in considerazione, il suo fulcro sarebbe stato, logicamente, l'oceano.

Non era un problema. Le capacità di respirare nell'acqua fanno parte delle infinite risorse degli esseri umani. La vita ha avuto origine dall'acqua e anche se alla fine è diventata terrestre, i polmoni hanno conservato la capacità di respiro proveniente dalle acque quasi quanto quella proveniente dall'atmosfera. La percentuale di gas vitale è inferiore ma in ogni caso sufficiente. L'unica differenza che si può notare è quella nello sforzo fisico necessario per inspirare ed espirare due o tre litri d'acqua a posto di venti o trenta grammi di aria ma siccome l'uso dei muscoli è ridotto al minimo e in uno stato senza quasi alcuna gravità, il ritorno ad una vita sotto acqua è del tutto possibile.

Ovviamente questo richiede una adeguata preparazione, simile a quella che veniva usata in precedenza, nel ventesimo secolo, per le immersioni subacquee. All'epoca si trattava di un privilegio concesso agli specialisti del settore e in questo, nulla è cambiato. Un passo in avanti è stato compiuto con la rimozione di dispositivi scomodi, la cui eliminazione ha aumentato le capacità, in quanto l'uomo ha cessato di dipendere da una quantità limitata di ossigeno ma, come è già accaduto nel passato, ha avuto bisogno di tempo per farci l'abitudine. Ha dovuto imparare a bloccare i vecchi riflessi, sostituendoli ai nuovi. La tecnica di uno pieno svuotamento dei polmoni e soprattutto di una libera alimentazione dell'acqua attraverso la gola era una disciplina sportiva per pochi, così come l'operazione inversa, dopo essere risaliti in superficie.

Il vero problema consiste nella rimozione di acido carbonico che si forma ed espande nell'organismo in meno di un'ora, causando soffocamento. In pratica, questa pericolosa difficoltà può essere superata inserendo delle adatte sostanze chimiche che attraggono il CO2 e lo allontanano portandolo verso i reni e le vie urinarie con una velocità che permette dalle sei alle otto volte un respiro sotto acqua più lungo. L'inviato da Alfa non aveva bisogno di questo catalizzatore chimico, il che era positivo dato che era arrivato a Raj senza macchinari di laboratorio. Era in grado di fornirsi autonomamente l'intero processo antitossico che portava alla pulizia del sangue. Certo, non era un processo impeccabile dato che interagiva con il lavoro dei reni, appesantendoli. C'era anche il rischio dei danni permanenti. In ogni caso dava una autonomia di quasi ventiquattro ore. Tutto sommato, il rischio era ridotto al minimo e questo era l'importante. La superficie costituita dalla razza sconosciuta era enorme. Copriva circa i nove decimi del pianeta.

Forse questi esseri porteranno Alan lontano e per troppo tempo ma la loro improvvisa apparizione ha fatto sì che lui non esitasse. Del resto erano usciti dalle acque per andargli incontro. Gli stavano di fronte per più di quarantacinque minuti senza fare trapelare la minima fatica nel respiro e durante tutto questo tempo lui poteva osservare il funzionamento dei loro polmoni, che sembravano lavorare bene, in armonia. Qui, in questa linea di confine tra i due mondi segnata da una striscia di schiuma bianca causata dalle onde, è stato fatto uno scambio incredibile. Senza dire una parola sola, i tre nativi hanno parlato. E Alan ha risposto...

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